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Ex Ospedale dei poveri e Vicolo del fuoco
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Via Tintori n. 10
Proprietà privata
Visite: l´interno non è aperto al pubblico. Le grate ai due ingressi del vicolo del Fuoco sono quasi sempre aperte. È consentito il passaggio.
L´edificio, di origine medioevale, servì per secoli da Ospedale per i poveri della città. Il palazzo presenta una porta a tutto sesto con cornice in pietra sormontata dai resti di un affresco raffigurante i santi Sebastiano e Rocco. Da notare, i due archi murati (portici?) poggianti su pilastri quadrangolari.
La costruzione si trova nel punto più basso della città e reca all´esterno una lapide bianca con l´indicazione del livello dell´acqua raggiunto il 9 agosto 1921.
Il passaggio che collega via Tintori con vicolo del Mulino fungeva da via di fuga in caso di incendio. È l´unico vicolo di Chiusa di questo genere passante per un´abitazione privata. I cosiddetti „vicoli del fuoco“ avevano un ruolo importante nella lotta agli incendi. Erano infatti una scorciatoia per raggiungere, dal potenziale focolaio di incendio, una fonte d´acqua.

