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Albergo Walther von der Vogelweide
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Città Alta n. 66
Proprietà privata
Visite: Le sale dell´albergo sono accessibili al pubblico
La presenza dell´antica casa del controllore della dogana è documentata sin dal 1355. Nel Quattrocento fu adibita ad albergo. Fino al 1500 nel giardino funzionava uno stabilimento per bagni pubblici e curativi.
Il nome Walther von der Vogelweide fu dato all’albergo alla fine dell’Ottocento dal proprietario di allora, Georg Kantioler. Di quell’epoca è anche il dipinto sulla facciata verso il giardino raffigurante Walther von der Vogelweide, trovatore e poeta lirico tedesco, vissuto fra il 1170 e il 1230, opera dell’artista Toni Grubhofer.
Le facciate si presentano con il caratteristico frontone merlato nonché con finestre arcate a tutto sesto ed altri elementi architettonici. La sala interna, alla quale si accede dalla strada, presenta una volta a crociera poggiante su un pilastro centrale rotondo.